Applicazione di Botox al collo aiuta le persone che non riescono a ruttare

Karolina Kaboompics – Pexels

Le iniezioni di Botox applicate al collo aiutano le persone che soffrono per non riuscire a ruttare.

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Le iniezioni di Botox applicate al collo aiutano le persone che soffrono per non riuscire a ruttare. Chiamata “Disfunzione Retrograda del Cricofaringeo” (DCF-R) o “sindrome del non rutto”, la condizione è diventata più conosciuta dopo che un medico dell’Illinois, USA, ha pubblicato un articolo sul trattamento nel 2019.

Nelle persone che hanno difficoltà a ruttare, l’aria intrappolata rimane nell’esofago e nello stomaco, causando gonfiore e notevole disagio. Questo accade perché il muscolo esofageo chiamato cricofaringeo è normalmente ben chiuso, aprendo solo per la deglutizione.

Nella maggior parte delle persone, questo muscolo si apre anche per consentire all’aria di uscire sotto forma di rutti, ma in chi non riesce a ruttare, rimane chiuso. L’applicazione del Botox rilassa il muscolo cricofaringeo nell’esofago, permettendo all’aria di fuoriuscire.

La condizione e il trattamento sono arrivati sui social media e l’argomento ha guadagnato popolarità principalmente grazie ai gruppi su Reddit. Per avere un’idea, un subreddit dedicato alla condizione conta già circa 31.000 membri, uno dei gruppi più grandi della piattaforma.

La procedura dura circa 10-12 minuti; i pazienti vengono anestetizzati e poi viene inserito un endoscopio nella bocca e una piccola ago somministra tre o quattro iniezioni di Botox nel muscolo cricofaringeo, una quantità molto maggiore rispetto a quella applicata alle rughe della fronte, ad esempio.

Per Emma Svalsted, il trattamento ha cambiato la sua vita; al portale Verywell Health, ha raccontato la sua esperienza: “Da bambina, lottavo quotidianamente con il disagio dopo ogni pasto, spuntino e bevanda,” ha detto. “Se bevevo una bevanda gassata, sembrava che palloni si gonfiassero improvvisamente nel mio stomaco e nella mia gola. Se mangiavo troppo in fretta, provavo tanto disagio che dovevo sdraiarmi.”

Dopo aver letto della condizione sui social media, ha sottoposto al trattamento e ora, più di un anno dopo, riesce ancora a ruttare naturalmente. “Sono sicura che i miei sintomi debilitanti di prima siano scomparsi dalla mia vita per sempre.”

Questo contenuto è stato creato con l’aiuto dell’IA

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